Il design di un oggetto è per Hermès il punto di partenza della riflessione portata in scena alla Milano Design Week 2025. Ad ogni oggetto corrisponde una box, una scatola, un elemento che lo contenga, che lo avvolga e che lo nasconda dalla prima vista di chi lo riceve. Tutto questo permette di far nascere curiosità e immaginazione, sogno e desiderio. Perché l’occhio e la mente arrivino all’oggetto, poi, non serve necessariamente aprire l’intera scatola, ma basta osservare con occhio attento da qualsiasi piccolo spiraglio che lascia intravedere qualcosa. Se ne possono riconoscere i colori, le forme, i materiali, e le dimensioni. La vista rompe l’illusione e ci riporta alla realtà.
La memoria di una perfezione idealizzata appare quindi concreta in uno spazio asettico, bianco e luminoso, in cui grandi strutture effimere fluttuano dal soffitto e creano scorci suggestivi tra i pezzi di design realizzati per l’occasione. Gli oggetti prendono forma e colore, rassicurano l’occhio in una scelta vibrante di accostamenti cromatici e materici. L’aura attorno a tutta la collezione è familiare, tangibile e del tutto riconoscibile. L’oggetto qui diventa portatore di emozione.

Le macro tematiche di questa nuova collezione per la casa di Hermès sono il vetro e il cashmere. Se il primo rappresenta una vera e propria esplorazione della materia, il secondo ne racconta nuove vesti. Il vetro viene soffiato, sovrapposto, stratificato e fuso attraverso l’utilizzo di diverse tecniche artigiane. I colori e le trasparenze variano a seconda della lavorazione e dello spessore, ogni pezzo, grazie alle lavorazioni impiegate, è unico. I motivi dei nuovi tessuti invece sono intensi, tutto ciò è permesso da nuovi disegni grafici e geometrici. Di dimensioni e pesantezze più o meno importanti, ogni pezzo rappresenta l’eccezionale savoir-faire della maison.

Il Side Table di Tomás Alonso ricerca l’equilibrio, combina legno e vetro colorato, gioca con linee, nuances e materiali, e dona al tavolo un movimento inaspettato con la scatola rotonda in cedro giapponese che si muove su un asse eccentrico della struttura sottostante. I vasi e i bicchieri incarnano l’estrema precisione. Gli strati sovrapposti di vetro colorato vengono tagliati dagli artigiani per creare motivi unici. I colori si sfumano a seconda della prospettiva. L’arte invece utilizzata per le brocche è ancora differente, qui il vetraio fonde il materiale per soffiarlo, ruotarlo, tagliarlo e modellarlo con un inchiostro di colore che cola in libertà e si espande in maniera irregolare lungo tutta la dimensione. Il plaid Points et Plans, disegnato da Amer Musa, richiama un gioco da bambini: grandi pois multicolori sono applicati su una grande griglia incrociata tessuta in cashmere. H Partition è una composizione preziosa, cosparsa di polvere d’oro 24 carati. Il motivo è a zig zag e intessuto a mano, di colore avorio naturale. Nelle serie Summer Dye e Striped Dye appaiono H colorate e sovrapposte, sono realizzate con diversi bagni di pittura e colore permettendo anche qui al valore dell’unicità di emergere.
Infine, viene introdotto anche il servizio da tavola Hermès en contrepoint realizzato in porcellana bianca caolino e decorato con fregi dai toni tenui o vivaci. I motivi geometrici sono disegnati a mano e dipinti ad acquerello dall’artista Nigel Peake, permettono anche a questi pezzi di avere un’unicità quasi teatrale. Qui viene celebrata la perfezione dell’imperfezione.
