MANIFESTO

#65

MUSE TWENTY FANZINE

Sex and Solitude

2025.03.13

Testo di Felicty Carter

Palazzo Strozzi presenta Tracey Emin. Sex and Solitude, un viaggio intenso nella pratica dell’artista tra l’indagine del corpo e la riscoperta del desiderio, la conoscenza dell’amore e il timore del sacrificio.

Tracey Emin. Sex and Solitude

Palazzo Strozzi, Florence

From March 16th until July 20th, 2025

 

L’artista britannica celebrata Tracey Emin DBE segna la sua prima mostra personale istituzionale in Italia con la sua esposizione Sex and Solitude alla Fondazione Palazzo Strozzi. In esposizione è presente una selezione di opere storiche e recenti che spaziano dalla pittura, disegni e film, alla fotografia, ricami, applicazioni, sculture e le sue celebri installazioni al neon. Come curata da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, la mostra si concentra sulla passione, la vulnerabilità e l’autoespressione attraverso 60 opere che coprono diversi momenti della sua carriera. Diverse opere in mostra a Palazzo Strozzi sono presentate per la prima volta in Italia, tra cui la nuova scultura monumentale in bronzo I Followed You to the End, installata nel cortile rinascimentale del Palazzo, e la fondamentale installazione Exorcism of the Last Painting I Ever Made, accanto a numerose opere create appositamente per la mostra. 

Tracey Emin, Naked photos – Life Model Goes Mad I, 1996. Courtesy of the Artist.
opening image: Tracey Emin, Those who Suffer LOVE, 2009. Courtesy of the Artist and White Cube.
Tracey Emin, The Decent 2112 HK, 2016.
Private Collection c/o Xavier Hufkens Gallery.
Tracey Emin, Hurt Heart, 2015.
ACAF Collection by Yashian Schauble, Melbourne.
Tracey Emin, I waited so Long, 2022.
Private Collection c/o Xavier Hufkens Gallery.

Tipiche di Emin, le opere portano lo spettatore in un viaggio intensamente personale ma universalmente risonante che riflette sui temi del corpo e del desiderio, d’altronde, è conosciuta per il suo approccio franco e confidenziale all’arte; esprime emozioni crude e reazioni fisiche che vanno dalla passione sessuale all’amore, dalla angoscia alla malinconia. All’interno della mostra ci sono dipinti come It – didnt stop – I didnt stop e There was blood, che incarnano queste forze oneste ed emotive, bilanciando figurazione e astrazione attraverso segni gestuali e colori audaci. Questi si affiancano alle sue sculture, che mostrano l’emozione in forma tridimensionale, catturando la vulnerabilità e la forza del corpo umano attraverso la materialità e la scala, come in All I want is you, che esprime intimità e introspezione. I testi di Emin adottano lo stesso pensiero e usano un linguaggio conciso ed esplicito che cattura lo spettatore, come nelle sue opere al neon Those who Suffer Love e nei pezzi in ricamo o applicazione come I do not expect.

 

 

Per ulteriori informazioni palazzostrozzi.org.

Tracey Emin, It - didnt stop - I didnt stop, 2019. Courtesy of the Artist and Xavier Hufkens, Brussels.

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