UNA DIMORA MILANESE

2025.04.07

Testo di Lucrezia Sgualdino

Louis Vuitton riapre le porte di Palazzo Taverna, storica sede del marchio, con uno spazio del tutto rinnovato in cui il cambiamento architettonico rende omaggio alla città di Milano. 

La tradizione milanese e l’architettura lombarda spiccano appena si varca la porta ad arco che segna la soglia della boutique di Louis Vuitton. Il cuore del nuovo store presenta un’altezza insolita e mai vista prima, riproduce la corte di una tipica casa di ringhiera, con balconate ornate di cascate verdi. I colori scelti sono caldi, armoniosi ed accoglienti: raccontano la sobrietà della tradizione milanese. Il soffitto è stato ripensato come un lucernario di vetro, con i raggi del sole che entrano a inondare lo spazio, creando disegni, forme e ombre che mutano con lo scorrere delle ore. Ogni sala è un racconto unico di artigianato, lo si trova nei dettagli, nei materiali scelti e nelle lavorazioni impiegate.

 

L’eleganza del savoir-faire francese incontra ancora una volta la qualità dell’artigianato italiano. Un’energia continua e piena di valori, un lusso in evoluzione e sperimentazione. Ogni ambiente della boutique, oltre ai pezzi delle collezioni uomo e donna, dal ready-to-wear agli accessori passando per il mondo del viaggio—tassello cardine della maison—presenta una vera e propria collezione di arte contemporanea. Con scelte di opere che dialogano in maniera impeccabile con i pezzi esposti e gli elementi di design scelti per le stanze. 

Per la prima volta, qui, viene presentato uno spazio interamente dedicato alle Louis Vuitton Home Collections. Al secondo piano, infatti, è il design a farla da padrone con un ambiente di vendita permanente. Il legame della maison con il mondo del design risale alla realizzazione dei primi bauli che rivoluzionano l’arte del viaggio, che raccontano ancora oggi la storia e l’essenza di una Maison di tale portata. Lo spirito innovativo è stato trasposto in tutte le proposte di Objets Nomades grazie ad oggetti pensati in serie limitate che combinano maestria e creatività. La Signature Collection unisce estetica contemporanea con forme e lavorazioni altamente riconoscibili. È l’universo più completo, si passa da divani e poltrone a sedie e tavoli, ogni oggetto mette in risalto la scelta attenta di materiali e ne introduce selezioni personalizzate che passano da tessuti di lusso fino ad arrivare a legni pregiati. Il mondo dei giochi torna a raccontare quell’aspetto eccentrico e vivace ispirato alla gioventù. Questi diventano oggetti da esibire come arredi non convenzionali, vi sono flipper, scacchi e un calcio balilla. Le Decorazioni tessili per la casa invece presentano scelte grafiche e di colori accattivanti, i vassoi hanno tonalità ricercate e i vasi in materiali preziosi hanno finiture uniche. Per Art de la table il nero è protagonista, i design, le forme e i colori evolvono, ispirandosi alle culture del mondo. 

Louis Vuitton Home Collections.
Ristorante DaV by Da Vittorio Louis Vuitton.

All’interno degli spazi di Via Montenapoleone 2 e Via Bagutta 1 nascono due altri progetti: Da Vittorio Café Louis Vuitton e Ristorante DaV by Da Vittorio Louis Vuitton. Il primo nasce dove un tempo vi era il cortile centrale di Palazzo Taverna, l’accesso è duplice, dal colonnato d’ingresso ma anche dall’atrio principale del negozio. Il restauro ha permesso di dare nuova vita agli archi originali che ne aumentano la profondità, lo spazio è incorniciato da una selezione di piante che rende l’atmosfera naturale, l’ambiente accogliente e intimo. Il ristorante invece prende forma da una diretta collaborazione tra la Maison e i fratelli Cerea. L’identità architettonica è contemporanea, la raffinatezza si riconosce in ogni particolare, i colori forti si contrappongono con l’immagine formale, il tocco ironico dell’opera di Katherine Bernhardt—la Pantera Rosa che regge una pizza con indosso un paio di Nike—viene smorzato dal parquet realizzato con legno recuperato da antiche abitazioni lombarde. 

 

In questo progetto grandioso si può dire che collimino caratteri differenti ma fondamentali di una Maison fortemente radicata nella storia della moda, ma non solo. Autenticità, sincerità e semplicità di un’atmosfera unica che si fa universale. La ricerca di un’attenzione mai scontata. Uno dei massimi esempi di assoluta bellezza e ammirazione. Heritage e maestria remano nella stessa direzione, raccogliendo storie ed esperienze differenti. Una forza unica nell’espressione di valori e sentimenti. 

Da Vittorio Café Louis Vuitton.
FOLK SONGS

2025.11.07

La nuova mostra di Richard Prince, Folk Songs, sembra un disco suonato al contrario, una colonna sonora visiva del suo stesso mito. L’artista abbandona la sua ironia elettrica per qualcosa di più intimo, acustico, umano. Bill Powers dà voce a questo capitolo recente, tracciandone il profilo come un ritratto e una playlist di un immaginario inquieto.

JEWELRY

Art Deco Revival

2025.11.06

Van Cleef & Arpels celebra l’eleganza senza tempo in un museo che è esso stesso protagonista. Un viaggio tra epoche e culture, dove l’Art Deco prende vita nel dialogo tra architettura e maestria orafa.

Friedrich Kunath

Aimless Love

2025.11.05

Friedrich Kunath si incontra con Bill Powers in una conversazione che sfuma il confine tra arte e confessione. Il loro scambio diventa un’esperienza nostalgica attraverso ricordi, humor e malinconia, tracciando il terreno emotivo della mostra più personale di Kunath fino ad oggi, Aimless Love.

DANIEL ARNOLD

You Are What You Do

2025.11.04

Con il libro You Are What You Do, nel teatro incessante delle strade di Manhattan, Daniel Arnold dà forma a un racconto di ironia e compassione, dove ogni gesto, ogni volto e ogni ombra contribuiscono a un mosaico che restituisce la città non com’è, ma come si sente.

ISSEY MIYAKE

TYPE-XIII Eugene Studio project

2025.10.27

A Parigi, la collaborazione fra A-POC ABLE ISSEY MIYAKE ed Eugene Kangawa apre una finestra sensoriale tra sperimentazione tessile, installazione e arte della luce, la mostra invita il pubblico ad attraversare superfici che raccontano la memoria e il tempo.