Kerry James Marshall: The Histories
Royal Academy of Arts, London
From September 20th, 2025 until January 18th, 2026
Con oltre 70 opere provenienti da musei e collezioni private del Nord America e dell’Europa, la mostra offre un’esplorazione approfondita di una delle carriere più significative dell’arte contemporanea. Marshall è ampiamente riconosciuto come uno dei più autorevoli pittori di storia contemporanei. Le sue tele monumentali affrontano temi complessi: dal Middle Passage all’eredità dei movimenti per i diritti civili e del Black Power, fino a ritratti immaginati di figure come Olaudah Equiano e Harriet Tubman. Con un potente stile figurativo e una totale padronanza del linguaggio pittorico classico, Marshall reinterpreta la tradizione occidentale ponendo la presenza nera al suo centro. Le sue opere, influenzate tanto dalla storia dell’arte quanto dalla cultura pop, dall’afrofuturismo e dalla fantascienza, celebrano la vita quotidiana e immaginano futuri più equi e rappresentativi.
opening image: Kerry James Marshall, Knowledge and Wonder, 1995.
La mostra è organizzata in undici sezioni tematiche che coprono oltre quarant’anni di pratica artistica. Si apre con The Academy (2012), in cui un modello maschile in una scuola d’arte esegue il saluto del Black Power, e prosegue con i primi lavori degli anni Ottanta, tra cui A Portrait of the Artist as a Shadow of His Former Self (1980) e Invisible Man (1986). Questi lavori fondativi riflettono l’impegno costante dell’artista a dare visibilità ai soggetti neri storicamente esclusi dalla storia dell’arte.
Due gallerie principali sono dedicate alle celebri raffigurazioni della vita quotidiana nera: picnic, bambini che giocano, saloni di bellezza e momenti intimi in famiglia diventano narrazioni epiche. Tra le opere più rilevanti figurano School of Beauty, School of Culture (2012) e Knowledge and Wonder (1995), il dipinto più grande mai realizzato da Marshall, esposto per la prima volta fuori da Chicago.
La sezione storica include lavori chiave come Great America (1994), Souvenir (1997–98) e la serie Vignette (2003–2014), che esplorano la memoria della schiavitù e la resistenza afroamericana. Un’altra sala raccoglie ritratti immaginati di figure storiche nere, riflettendo sul potere della pittura di costruire memoria in assenza di immagini d’archivio.
La mostra si conclude con Wake (2003–in corso), una scultura in continua evoluzione, e con un nuovo ciclo di otto dipinti inediti che esaminano la tratta transatlantica degli schiavi dalla prospettiva africana. Attraverso questo, Marshall riafferma il suo ruolo centrale nel ridefinire la pittura di storia in chiave contemporanea.