MANIFESTO

#65

MUSE TWENTY FANZINE

UN NUOVO CODICE DIOR

2025.06.28

Testo di Felicity Carter

Il debutto di Jonathan Anderson da Dior decostruisce l’eredità della maison per ricostruirla con una firma che porta il suo inconfondibile stile.

C’era grande attesa per il debutto di Jonathan Anderson da Dior; sono stati diffusi indizi curati nei minimi dettagli: le polaroid di Lee Radziwill e Jean-Michel Basquiat, il ritorno del vecchio logo e Kylian Mbappé come ambassador, tutti segnali di una nuova visione per un nuovo Dior. Poi è arrivata la collezione, presentata in uno spazio rivestito di velluto ispirato alla Gemäldegalerie di Berlino e, in perfetto stile Anderson, con due dipinti di Chardin appesi alle pareti a suggerire, con discrezione, l’atmosfera dell’intero show.

La visione di Anderson si è espressa in un insieme armonioso di arte, artigianalità e qualità. Non mancavano riferimenti familiari alla maison e omaggi alle ossessioni personali di Christian Dior: il suo amore per il Settecento, i motivi floreali, la cultura britannica e quella sua inclinazione per la tensione tra romanticismo e rigore. Abbiamo così visto l’interpretazione di Anderson della Bar jacket, frac, gilet abbottonati fino al collo, insieme a rose ricamate e charm Diorette che evocavano l’estetica rococò. Anche abiti storici come il Delft, Caprice e La Cigale sono stati rivisitati, resi contemporanei grazie a uno styling che li ha sottratti all’archivio per proiettarli nel presente.

“Decodificare per ricodificare”

– Jonathan Anderson

Anche gli accessori hanno sviluppato questa idea. La Dior Book Tote è stata stampata con copertine di libri classici, da I fiori del male e A sangue freddo, fino a Dracula, mentre la Lady Dior ha ricevuto un restyling artistico: è diventata un vero e proprio objet d’art, rifinita con l’inconfondibile tocco eccentrico di Anderson—e finalmente gli indizi della rana e della ninfea hanno trovato senso. Accompagnato da una standing ovation, il debutto di Anderson per la Maison ha saputo bilanciare istinto e nostalgia: in questa collezione, passato, presente e futuro si sono fusi in un’unica visione.

CHANEL

L’eleganza delle origini

2025.07.10

Per la Haute Couture FW 2025/26, CHANEL compie un ritorno poetico alle origini. Al Grand Palais, un set essenziale firmato Willo Perron evoca silenzio, natura e l’amata campagna di Mademoiselle.

CELINE

MEMORIA SARTORIALE

2025.07.08

Con la collezione SS2026, Printemps, Michael Rider firma il suo nuovo debutto da Celine e compie un gesto di ricostruzione del vocabolario stilistico della maison.

HERMÈS MEN

L’Eleganza dell’Etereo

2025.06.30

Hermès presenta la nuova collezione uomo per la SS26. Un racconto silenzioso e intenso, dove si lascia spazio ad una visione rarefatta della mascolinità contemporanea.

IM MEN

Dancing Texture

2025.06.27

La collezione SS2026 di IM MEN Dancing Texture, presentata alla Fondation Cartier pour l’art contemporain, è un esperimento visivo e sensoriale che fonde abito, gesto e ceramica.