Do remember they can’t cancel the Spring
Fondation Louis Vuitton, Paris
From April 9th until August 31st, 2025
Con una retrospettiva monumentale, la Fondation Louis Vuitton ha appena inaugurato una mostra storica dedicata a David Hockney, uno degli artisti più influenti dell’ultimo secolo. L’ampia esposizione occupa l’intero museo, rendendola la più grande mostra mai dedicata all’opera di Hockney, e riunisce oltre 400 lavori che coprono la sua straordinaria carriera di 70 anni, dal 1955 al 2025.
All’ingresso, i visitatori vengono accolti da un’introduzione al livello dello stagno, che presenta opere chiave dagli anni ’50 agli anni ’70, a partire dai primi lavori realizzati da Hockney nella sua città natale, Bradford, come Portrait of My Father (1955), fino ai suoi periodi formativi a Londra e in California. Dipinti iconici come A Bigger Splash (1967) e Portrait of an Artist (Pool with Two Figures 1972) riflettono la sua fascinazione per il tema della piscina, un elemento ricorrente nella sua produzione. In mostra anche i celebri doppi ritratti, tra cui Mr and Mrs Clark and Percy (1970–71) e Christopher Isherwood and Don Bachardy (1968).
La mostra include una grande varietà di media: dai dipinti a olio e acrilico ai disegni a inchiostro, matita e carboncino. Viene inoltre messa in luce l’evoluzione della pratica artistica di Hockney attraverso l’esplorazione delle tecniche digitali, con opere realizzate su iPhone e iPad, come la serie 220 for 2020, insieme a disegni fotografici e installazioni video immersive.
Con un’esposizione di tale portata, Hockney ha partecipato attivamente alla progettazione dell’intera mostra, collaborando strettamente con il suo compagno e studio manager Jean-Pierre Gonçalves de Lima, e con l’assistente Jonathan Wilkinson, curando in prima persona l’allestimento e la composizione di ogni sezione.

opening images: David Hockney, Bigger Trees near Warter or ou Peinture sur le Motif pour le Nouvel Age Post-Photographique, 2007.
“Questa mostra significa moltissimo per me, perché è la più grande che io abbia mai avuto – undici sale alla Fondation Louis Vuitton. Alcuni degli ultimi dipinti su cui sto lavorando in questo momento saranno inclusi, e penso che sarà davvero una mostra eccezionale.”
Sebbene la retrospettiva offra una panoramica dei suoi primi successi, il fulcro principale è concentrato sugli ultimi 25 anni del suo percorso creativo. Questo periodo, che si sviluppa in gran parte tra Yorkshire, Normandia e Londra, evidenzia un forte legame con la natura, come nelle opere che raffigurano i cambiamenti stagionali, tra cui May Blossom on the Roman Road (2009) e l’ampio paesaggio invernale Bigger Trees near Warter or/ou Peinture sur le Motif pour le Nouvel Âge Post-Photographique (2007), in prestito dalla Tate. La sua esplorazione dello spazio e della prospettiva è ulteriormente rappresentata nel panorama A Bigger Grand Canyon (1998), mentre After Munch: Less is Known than People Think (2023) rende omaggio ai grandi maestri che hanno lasciato un segno nella sua arte.

“Questa mostra rivela l’incredibile capacità di David Hockney di reinventare costantemente la sua arte, abbracciando tradizione e modernità, pittura e nuove tecnologie.”
Unendo prestiti significativi da musei internazionali, collezioni private e dalla stessa fondazione e studio di Hockney, la mostra offre un’opportunità rara di vivere l’intera portata e l’evoluzione della sua visione; e grazie alla FLV possiamo entrare nel mondo creativo di un artista il cui lavoro continua a sfidare, affascinare e ispirare.
Per ulteriori informazioni, fondationlouisvuitton.fr.