Aimless Love

2025.11.05

Testo di Bill Powers

Intro MUSE Team

Friedrich Kunath si incontra con Bill Powers in una conversazione che sfuma il confine tra arte e confessione. Il loro scambio diventa un’esperienza nostalgica attraverso ricordi, humor e malinconia, tracciando il terreno emotivo della mostra più personale di Kunath fino ad oggi, Aimless Love.

Friedrich Kunath: Aimless Love

Pace Gallery, New York

From November 7 until December 20, 2025

 

In un dialogo intimo con Bill Powers, che firma per Muse un diario personale sulla sua conversazione con Friedrich Kunath, si apre una finestra sull’universo emozionale di Aimless Love, la nuova mostra dell’artista tedesco. Pace Gallery ospita la prima personale di Kunath, un esordio nello spazio della galleria. Immergendosi nelle memorie di viaggi in treno e macchina, Kunath traduce l’effimero in immagini sospese tra poesia e ironia, tra paesaggi onirici e riflessioni dolorosamente personali. Le sue opere, fitte di citazioni e stratificazioni, si propongono al pubblico come un film silenzioso, dove la melodia del passato si intreccia con il rumore del presente, offrendo una meditazione sull’amore senza meta, sull’attimo che si vuole catturare e al tempo stesso lasciare scorrere. Bill Powers, nelle sue suggestioni, guida il lettore a cogliere quest’arte che sfuma i confini tra parola e immagine. 

Friedrich Kunath, Love (Car), 2025.

“L’intera mostra, Aimless Love, è fatta di quindici dipinti, ma io preferisco parlare di canzoni o istantanee dell’anno scorso. È la mia mostra più autobiografica di sempre.”

-Friedrich Kunath

Bill Powers guida il lettore dentro il viaggio condiviso con l’artista attraverso le pagine del suo diario, ora arricchito da una nuova copertina che introduce la conversazione con Kunath. L’artista lascia una traccia personale sulla cover, con la frase “Love is real” posizionata in basso a sinistra e con dettagli grafici giocosi, come la O di Love trasformata in un paio di occhiali. Ad accompagnare il tutto c’è la matita con cui Kunath ha segnato la cover, un gesto che richiama l’idea di Robert Rauschenberg secondo cui un dipinto diventa più vicino alla realtà se costruito a partire dalla concretezza della realtà stessa.

Friedrich Kunath, We Can't Afford To Stay The Same, 2025.
Friedrich Kunath, I Just Need You And Some Sunsets, 2025.

“Nelle immagini scelgo un mare in tempesta, perché cattura meglio il senso di turbamento. Nella vita reale, invece, lo preferisco calmo come uno specchio, come la costa occidentale della Florida.”

-Friedrich Kunath

BP  Stavo guardando il tuo dipinto del doppio tramonto, ma vivendo a New York, quando vedo un’immagine del sole sull’orizzonte, c’è la possibilità che sia l’alba sull’Atlantico.

FK  Capisco la prospettiva di L.A.—vivendo in California, per me è un tramonto—ma, da tedesco, è anche la rappresentazione ultima della morte. In tedesco diciamo “la nostalgia dell’addio” come espressione legata ai tramonti.

 

BP  Leggo una delle tue frasi “Hai raccontato quella battuta due volte” sulla superficie di questo dipinto con il doppio tramonto.

FK  In parte si tratta di riconoscere la mia ossessione per i tramonti. Oppure, quando vivi con un partner, parla del dolce promemoria del ripetersi. O potrebbe riguardare una nuova relazione, o una passata.

 

 

Friedrich Kunath, Morrissey Lyrics (Trash Can), 2025.
Friedrich Kunath, Recent Future, 2025.

BP Ha sostituito il cartello di HOLLYWOOD  con “I owe you a feeling”.

FK Si tratta di guardare verso le colline da Whitney Heights. L.A. mi da quella sensazione, ed è per questo che sono ancora lì, è per questo che non ho mai rinunciato a lei. Il testo nel dipinto rappresenta me che agisco come se fossi L.A. e viceversa. Parla del rapporto simbiotico che ho con la città. Quella sensazione è tutto ciò che esprimo nel mio lavoro. È il sognare, è la fuga, è la contemplazione. È tutto ciò che può fare un film o un brano musicale.

 

BP Qual è il tuo animale preferito da dipingere?

FK Mi piace il pappagallo. È la rappresentazione della mia psicosi.

Friedrich Kunath, I Owe You A Feeling, 2022-2025.

Per maggiori informazioni pacegallery.com.

FOLK SONGS

2025.11.07

La nuova mostra di Richard Prince, Folk Songs, è come un disco che gira al contrario: una colonna sonora visiva della sua stessa leggenda. L’artista sostituisce l’ironia elettrica con qualcosa di più intimo, più umano: un ritratto e una playlist di immaginazione inquieta.

JEWELRY

Art Deco Revival

2025.11.06

Van Cleef & Arpels celebra l’eleganza senza tempo in un museo che è esso stesso protagonista. Un viaggio tra epoche e culture, dove l’Art Deco prende vita nel dialogo tra architettura e maestria orafa.

DANIEL ARNOLD

You Are What You Do

2025.11.04

Con il libro You Are What You Do, nel teatro incessante delle strade di Manhattan, Daniel Arnold dà forma a un racconto di ironia e compassione, dove ogni gesto, ogni volto e ogni ombra contribuiscono a un mosaico che restituisce la città non com’è, ma come si sente.

ISSEY MIYAKE

TYPE-XIII Eugene Studio project

2025.10.27

A Parigi, la collaborazione fra A-POC ABLE ISSEY MIYAKE ed Eugene Kangawa apre una finestra sensoriale tra sperimentazione tessile, installazione e arte della luce, la mostra invita il pubblico ad attraversare superfici che raccontano la memoria e il tempo.